L’inventario mentale

inventario mentale prima fase

L’inventario mentale: un foglio con tre colonne per definire le priorità

L’inventario mentale dopo aver capito cosa sbarrare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli strumenti per iniziare (e per poi continuare) sono davvero semplici, pochi e facilmente reperibili. Sempre riportando parte di quanto letto nel libro di Carroll voglio innanzitutto proporvi l’esercizio dell’inventario mentale, un ottimo punto da cui partire, e avremo bisogno solo di un foglio e di una penna.

L’inventario mentale consiste nel mettere nero su bianco tutti i nostri pensieri, gli obiettivi che vogliamo raggiungere e i progetti che vogliamo completare. Svuotare la mente da tutto questo pensare ci permette di avere un quadro generale e di compiere delle scelte davvero intenzionali.

Ma passiamo al lato pratico: prendete il foglio di carta bianco e disponetelo davanti a voi in orizzontale, realizzate poi tre colonne. Nella prima colonna scrivete tutte le cose a cui state lavorando adesso, nella seconda elencate tutte le cose a cui dovreste lavorare e nella terza le cose a cui vorreste lavorare. Meglio usare una forma a punti elenco con concetti brevi e precisi. E se una voce ne suggerisce un’altra assecondatela e scavate più a fondo che potete.

Quindi nelle tre colonne scriveremo:

  1. Sto lavorando a

  2. Dovrei lavorare a

  3. Vorrei lavorare a

Con l’inventario mentale avete un quadro chiaro del modo in cui investite il vostro tempo, ma dobbiamo domandarci perché facciamo o dovremmo o vogliamo fare queste attività. Per ogni punto domandatevi se quella cosa è importante per voi o per qualcuno a cui tenete e chiedetevi se è fondamentale. Se una delle attività elencate non è importante o non è fondamentale allora sbarratela! Significa che questa cosa per voi è solo una distrazione e non aggiunge valore alla vostra vita.

Dopo aver terminato “l’interrogatorio” è molto probabile che le attività rimaste siano le vostre responsabilità e i vostri progetti, che andrete a riportare sul Bullet Journal.

L’inventario mentale è molto utile la prima volta che ci si approccia al Bullet Journal, ma personalmente lo ripeto ogni anno per capire se le mie priorità sono le stesse o se sono cambiate e così decidere su cosa concentrare le mie energie.